Riabilitare il soggetto nel discorso dell’équipe educativa
Massimo Raccagni
Questo testo nasce a partire dalla supposizione di poter lasciare una traccia consultabile di quello che è stato un buon incontro formativo: un’esperienza piuttosto eccentrica rispetto alla consueta offerta di corsi “tematico-pratici”, dedicati ad operatori che, a vario titolo, esercitano la loro professione all’interno di strutture di accoglienza per persone con disabilità mentale.
Il motivo che accompagna questo percorso formativo trova corpo nel discorso della psicoanalisi applicata alle istituzioni.
La psicoanalisi applicata alle istituzioni orienta clinicamente le équipe di lavoro, invitando coloro che vi si avvicinano ad intraprendere approfondimenti speculativi, dunque anche interrogando la teoria, per giungere alla costruzione del caso ed elaborare una pratica che sia sempre più eticamente rispettosa della struttura soggettiva di ciascun paziente.
Il discorso formativo sostenuto dalla psicoanalisi applicata alle istituzioni intende procedere anche in modo “socratico”, interrogando il discorso “Iocratico” della ragione istituzionale ed il “buon senso” del comune interventismo educativo: un’interrogazione dalla quale si attendono in risposta le invenzioni di un gruppo al lavoro per istituire una pratica del saperci fare con ciò che è “inguaribile” a proposito della malattia mentale, “impossibile ad educare” nella relazione con i pazienti affidati ed “ingovernabile” a proposito della complessa gestione di una istituzione di assistenza e cura