Nutrire il gioco
Prevenzione dei disagi alimentari nell’infanzia
Massimo Raccagni
L’aumento dei disordini alimentari in età infantile cui si assiste nell’epoca contemporanea porta a considerare l’ipotesi che l’oggetto cibo possa essere sempre di più utilizzato dai bambini come strumento attraverso il quale manifestare un disagio.
Le espressioni del malessere in età infantile possono manifestarsi in modo diverso e quando assumono la forma dei disagi alimentari precoci fanno spesso segno di una domanda che il bambino ancora non sa esprimere con parole rivolte al genitore; la domanda di riconoscimento particolare, di essere amabile.
Un ascolto attento rivolto ai genitori e libero da pregiudizi permette di individuare un fraintendimento a partire dal quale insorgono nel bambino importanti motivi di disagio alimentare che investono progressivamente la relazione materno infantile: il cortocircuito tra il piano della domanda di amore implicita del bambino e la risposta ansiosa del genitore, carica di vissuti di inadeguatezza, eccessivamente preoccupata alla soddisfazione del bisogno alimentare.
Nutrire il gioco è la titolazione di un progetto di prevenzione dei disagi alimentari che si rivolge ai bambini dell’asilo, della scuola dell’infanzia e primaria, ai loro genitori ed educatori. Il testo raccoglie gli appunti del corso di formazione dedicato al personale educativo che lavora al fianco dei bambini.