Discontrollo dell’aggressività e rifiuto delle regole
Il bambino manifesta insistenti condotte di rifiuto verso le limitazioni educative che i genitori tentano di introdurre progressivamente, alternando in alcune circostanze atteggiamenti di enfatizzazione della propria dipendenza e, all’opposto, in altri momenti, rivendicando ostinatamente la propria autonomia. Le regole non vengono rispettate, il bambino tende a superare il limite affermato dai genitori mettendo frequentemente in atto comportamenti oppositivi e provocatori.
Nell’ambito familiare il bambino può mostrare anche difficoltà nel gestire i propri impulsi aggredendo verbalmente, fino a perdere talvolta il controllo agendo attacchi violenti sia nei confronti delle figure adulte di riferimento che verso i fratelli. Le difficoltà di gestione degli impulsi aggressivi possono estendersi anche nel rapporto con i coetanei, anche nella forma di un’insistente competitività, nell’esigenza di primeggiare, compromettendo i legami scolastici e la partecipazione pacifica ad importanti occasioni di aggregazione sociale.
I tentativi di correzione del comportamento che i genitori possono utilizzare, gli ammonimenti, i rimproveri fino alle punizioni, spesso risultano inefficaci. Le premure compiacenti dei genitori, nell’intento di giungere a patteggiamenti, si trasformano in estenuanti trattative per ripristinare un ordine parziale e solo temporaneo, giungendo a compromessi mal tollerati. Il clima familiare si fa teso. Prevale nei genitori l’alternanza di vissuti contrapposti che consumano gli animi: da un lato reazioni di rabbia e dall’altro sensazioni di inadeguatezza, di impotenza e senso di mortificazione
Perché l’amore le tutele e gli atteggiamenti amorevoli dei genitori non sono sufficienti a fare in modo che proprio quel bambino riconosca alla madre, al padre, una rispettosa autorevolezza? Cosa chiede veramente quel bambino agli adulti di riferimento?